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14 03 2014 | Rimini | Repor demografico: la popolazione cala di 320 unità. Galli: Adesso anche gli immigrati vanno via

Venerdì, 14 Marzo 2014

neroRimini | Repor demografico: la popolazione cala di 320 unità. Galli: Adesso anche gli immigrati vanno via

 

Presentato in Provincia a Rimini il Report demografico 2013. Le novità sono state introdotte dall'assessore Fabio Galli. “Il principale elemento che emerge da questo rapporto demografico - spiega Galli, che ha la delega agli osservatori statistici - è come sia di fatto il primo in cui si legge come la crisi economica stia aggredendo i comportamenti sociali strutturali della nostra provincia". A confermare la tendenza rilevata sono, sottolinea l'assessore, il "saldo naturale negativo (più morti che nati nel 2013), principalmente dovuto a minori nascite (puoi dire che stiamo assistendo a uno 'sboom' della natalità), ma anche il fatto che gli immigrati continuano a venire ma in misura minore e se ne vanno in misura maggiore. In generale se ne va più gente, italiani compresi".

 
Sono 335.033 (età media 44 anni) i residenti a Rimini al 31 dicembre 2013, 161.717 maschi (48,3%, età media 43,1 anni) e 173.316 femmine (51,7%, età media - 45,8 anni). Il 21,6% di residenti ha 65 anni o più. Il tasso di natalità è 8,54: leggermente inferiore a quello italiano. Il tasso di mortalità è 9,06: vicino al valore italiano.
Rispetto all’anno scorso si registra una flessione di 320 unità (0,1%). Il saldo demografico è dovuto al concatenarsi di tre cause: saldo naturale negativo (-172), saldo migratorio positivo (+1.454) ma più contenuto rispetto a quello dell’anno precedente, operazioni di revisione post-censuaria che hanno apportato correzioni e cancellazioni anagrafiche.
Il 10,9% della popolazione residente è composto da cittadini stranieri. In numeri assoluti gli stranieri residenti sono 36.521 (43,8% maschi - 56,2% femmine) con una flessione dello 0,7% rispetto a l'anno precedente, che in valori assoluti vale a dire 269 persone. I nuovi residenti nel 2013 in gente sono stati 2.939, di cui 491 nati nel corso (17,8% dei nati totali del 2013) e 2.448 arrivati in Provincia per immigrazione da altre province italiane o dall’estero (42,7% dei nuovi immigrati nel corso del 2013).

 
"Questo è da mettere in relazione con la crisi e con le difficoltà occupazionali: il lavoro lo si cerca altrove (sia gli stranieri, alle prese con fenomeni di 'emigrazione di ritorno', che gli italiani) ma soprattutto le difficoltà occupazionali e economiche rendono più difficile pensare di mettere su famiglia (nascono meno bambini)" spiega Galli che si lancia in una visione a lungo raggio. "Questo porta a uno scenario nel 2030 di 'minima', vale a dire un incremento potenziale di 27 mila persone a seguito del trend attuale. L'ipotesi massima è di 83 mila persone ma oggi questa appare improbabile. Significa che nel 2030 la provincia di Rimini arriverà a circa 360 mila abitanti con trend crescenti di popolazione oltre i 65 anni (già oggi 72 mila persone, i centenari si sono sestuplicati dal 1991 al 2013!)".


Secondo l'assessore, "il fenomeno è ancora limitato ma è su questo che si deve intervenire: il lavoro è alla base di ogni progetto di vita personale, familiare, di comunità. Gli scenari futuri indicano una crescita contenuta del territorio riminese e dunque, in controluce, si può leggere una conferma del fatto che non servano nuove edificazioni, ma piuttosto il miglior utilizzo di quello che già c'è (ipoteticamente il numero di appartamenti sfitti potrebbe già oggi assorbire i 27 mila residenti in più al 2030). Semmai bisognerebbe lavorare sulla calmierazione degli affitti, agevolando le giovani coppie".


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